È l’unico gruppo ufficialmente registrato sul portale della Gmg come proveniente dallo Stato della Città del Vaticano. Sono i 25 giovani allievi dell’Associazione santi Pietro e Paolo, tra i quali anche tre guardie svizzere, che parteciperanno alla xxxvii giornata mondiale della gioventù a Lisbona.
Sono partiti dall’aeroporto romano di Ciampino sabato 29 luglio diretti verso la capitale del Portogallo, con alcuni giorni di anticipo rispetto all’inizio delle celebrazioni ufficiali, per partecipare ad alcune iniziative su invito della Conferenza episcopale italiana. «In spirito di servizio, abbiamo chiesto se potevamo fare qualcosa per dare una mano concreta, anche semplicemente servendo la messa», spiega Gabriele Gusso, tra le guide del gruppo.
In questo momento i responsabili dei 25 giovani stanno riorganizzando il programma delle prime giornate in conseguenza di questa nuova occasione di servizio e, in prospettiva, di nuovi servizi o incontri al momento non ancora definiti.
Sono infatti già molte le situazioni di incontro con altri gruppi per condividere insieme i valori che stanno alla base della Gmg. Anche queste sono occasioni che «intraprendiamo come dei servizi di “pastorale”», fa presente Gusso, sottolineando quanto sia «bello condividere un po’ di solidarietà tra noi giovani».
In preparazione alla Gmg, gli allievi del sodalizio erede della Guardia Palatina d’onore hanno accolto l’appello del Papa di andare a trovare un anziano prima di partire per Lisbona. La settimana scorsa ogni ragazzo si è impegnato a mettere in pratica una forma di solidarietà che è tra le attività principali della Sezione caritativa dell’Associazione santi Pietro e Paolo verso gli anziani, i malati e le persone sole, oltre ai servizi nelle mense, l’assistenza a famiglie e soci in difficoltà e la partecipazione a eventi di solidarietà della San Vincenzo de’ Paoli e della nuova Cittadella di padre Pio. «Anche la Sezione liturgica, come ogni anno, continuerà le attività senza interrompere i servizi liturgici presso le Basiliche papali, in particolare a San Pietro», conclude Gusso.